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Una ricerca tutta da ridere

Posted in fotovoltaico by jumpjack on 4 ottobre 2012

Chi ha detto che la ricerca è solo costosa e noiosa? Può essere anche molto divertente. Almeno, se si hanno un po’ di soldi da buttare…

Ecco cosa mi è successo in questi 2 giorni:

ho provato a collegare una batteria da 12V/7Ah al mio impianto ad isola per ricaricarla; però era troppo scarica (2V), così ha mandato in corto il regolatore, forse perchè collegato a un pannello da 230W (230/2=115 A? Il regolatore è da 20 A).

Poco male, cambio i fusibili… che però sono saldati alla scheda madre… Vabbè, li estirpo brutalmente, per poi saldare quelli nuovi.

Passo venti minuti a surriscaldare piste, fusibili e stagno, ma non c’e’ verso di farli attaccare.

Poi mi viene in mente che la scheda madre è ricoperta di vernice protettiva! Posso scaldarla fino a domani, i fusibili non si salderanno mai!!! Così, decido di scartavetrare le piazzole: sembra funzionare, ora lo stagno si attacca… però a un certo punto si spegne il saldatore. Spippolo e rispippolo la stazione saldante, ma non c’è nessun falso contatto. Allora la apro, ma non c’e’ nessun filo staccato. Cerco di esaminare il circuito, ma non si estrae; eppure non è avvitato; sarà incollato? Tiro e ritiro ma non viene; sarà per via della manopola di regolazione? La devo togliere… ma non è avvitata, allora come è fissata? Che ne so, tira che ti ritira, si estirpa… ma il circuito ancora non esce. Tira, tira e ritira il circuito… STRAP, si strappa il potenziometro! Era avvitato alla scatola, ma la vite era coperta dall’adesivo sulla scatola.

Al diavolo la stazione saldante cinese da 10 euro, provo  con il saldatore di riserva… ma non so perchè non scalda abbastanza. Chi se ne frega, scalda quanto basta per fare un paio di caccole di stagno sui fusbili, tanto per provare.

Stavolta collego al regolatore una vecchia batteria da auto molto scarica (9V): adesso il regolatore si accende e rimane acceso, e vede anche i pannelli, anche se sono ormai le 18 e c’e’ poco sole.

Ok, aspettiamo fino a domani e vediamo cosa succede…

DOMANI

Non si è caricato un piffero; anzi, la batteria ora dà 4 V.

E il regolatore è spento.

???

Lo apro (per fortuna non avevo rimesso le 8 pallosissime viti): i fusibili sono intatti. Allora perchè non si accende? Provo a controllare la tensione col tester… ma all’improvviso il tester decide di leggere 64,2 volt anche se i puntali non sono attaccati a niente

Vabbè, prendo il tester  di riserva… che ieri mi sono dimenticato fuori in giardino, dove è rimasto tutta la notte.

Non funziona, ha le batterie scariche. Lo apro, e scopro che sono scariche perchè il tester si è riempito d’acqua e sono andate in corto.

Vabbè, non ho il tester. Pero’ ho l’inverter; vabbè che è da due giorni che la ventola non funziona, però comunque ha funzionato e ha illuminato casa per 5 ore ogni giorno. Lo attacco  al regolatore, ma non funziona. Controllo i fusibili saldati a cavolo: mi fanno troppo schifo, decido di toglierli (riesco a staccarli con le mani…), e di bypassarli momentaneamente con un morsetto a coccodrillo (pessima idea, non fatelo mai. Se c’e’ un fusubile, c’e’ un motivo…)

Riattacco l’inverter al regolatore, ma non va.

Lo attacco alle batterie direttamente, ma non va lo stesso.

Ok, basta fili volanti, forse sono loro che non fanno funzionare niente: avvito ben bene tutti i fili al regolatore: pannelli e batterie, ma l’inverter lo lascio volante, non mi fido molto.

Connetto…

Niente…

Attacco, ristacco… Niente, le luci non si accendono.

Però si accende il regolatore… Nel senso che inizia a FUMARE!Lo ribalto, vedo che si sta buciando la gomma protettiva. Cerco di staccare la batteria… ma è avvitata, i fili non si strappano. Il fumo si incendia, diventano FIAMME! Il mio regolatore va a fuoco! Non riesco a strappare quei ca**o di fili, dov’è il cacciavite?? Ah, eccolo, presto, svita, svita…. ma passano almeno trenta secondi, le fiamme sembrano essersi impossessate del regolatore, una nube di fumo grigio e puzzolente mi circonda… Cribbio, alla fine riesco a staccare la batteria. Il mio regolatore da 170 euro è un tizzone fumante. Diradatosi il fumo, vedo che non si è bruciato completamente, si è solo incendiato un mosfet bucando la scheda madre…

Vaffanc***, me lo butto alle spalle, ormai è inutile.

Però alle mie spalle, appoggiato al muro, c’è un pannello solare… prontamente colpito dal regolatore! Un attimo di panico… poi realizzo che, per puro caso, è solo il pannello vecchio GIA’ rotto.

Andasssero a ca**re tutti e due.

Torniamo sulle batterie e sull’inverter; fuori gioco il regolatore, non resta che fare una connessione diretta: l’inverter è fatto apposta per collegarlo alle batterie, no?

Attacco.

Non succede niente, non si accende nessuna luce.

Stacco.

Riattacco.

Tengo attaccato, controllo le luci…

POF!

E’ esploso qualcosa nell’inverter!!!

Meno male che è un cesso cinese pagato 20 euro…Pero’ penso che per oggi basti: isolo le batterie e i pannelli, parcheggio tutti i fili in posizioni sicure anti-corto-circuito, e accantono temporaneamente la cosa fino a quando avrò di nuovo qualche inverter e regolatore da distruggere.

Quindi, riepilogo:

  • NON attaccate una batteria iper-scarica a un regolatore di carica: si brucerà il regolatore;
  • NON bypassate un fusibile con un solido morsetto di acciaio. Neanche per un momento. Nemmeno un attimino. Non fatelo e basta, ok?
  • Non impuntatevi a far funzionare un aggeggio elettronico di potenza rotto: se è rotto è rotto, e 20 ampere dentro a un filo possono fare bei danni: basti pensare che quando attaccate TUTTI gli elettrodomestici di casa contemporaneamente assorbite al massimo 16A, se assorbite di più salta la corrente.
  • Quando fate esperimenti con potenze alte, non usate fili volanti che possano andare a toccarsi e causare devastanti corto-circuiti, ma non fissateli neanche troppo stretti ai morsetti: fate in modo di poterli stappare via in caso di emergenza!
  • Questi bei giochini NON fateli in casa: io ero in giardino, e due ore dopo i vestiti ancora mi puzzavano di fumo…
  • Prima di tentare di aprire un conenitore che non si apre, togliete tutte le etichette che ha, c’è sicuramente una vite bastarda nascosta da qualche parte.
  • Quando NON farete tutti questi sbagli, ricordatevi di ringraziare il sottoscritto per averli fatti prima di voi! 😉

AGGIORNAMENTO

IL BUG DEI REGOLATORI DI CARICA EPSOLAR

ERRORE DI PROGETTAZIONE NEI REGOLATORI DI CARICA EPSOLAR
PERICOLO DI CORTO CIRCUITO!!!

EPSOLAR CHARGE REGULATOR BUG – SHORT CIRCUIT RISK!!

Potrei aver scoperto una possibile causa del fottimento del regolatore:

Nell’immagine si vedono i 6 morsetti del regolatore. Ci sono due cose interessantissime:

– i morsetti sono passanti, cioè senza fondo: se infilate a fondo il filo, esce dall’altra parte

– dall’altra parte… c’è una lunga piastra metallica, collegata ai tre morsetti di massa. Se si inseriscono i fili a fondo… anche quelli POSITIVI vanno a toccare la piastra di massa!

Sarò fortunato se scoprirò di non aver fottuto anche pannelli e batterie.

5 Risposte

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  1. Ccriss said, on 4 ottobre 2012 at 19:38

    Perdonami se ci scherzo sopra un pochino anche io,ma man mano che leggevo quello che ti è successo rimanevo sempre piu’ sorpreso dalla sfiga che hai avuto, ho riso parecchio, so che non si dovrebbe fare e men che meno dire, ma l’hai scritto troppo bene per non dovertelo riconoscere,ho ancora il sorriso mentre scrivo!!

    Anch’io di tanto in tanto ho la mia bella razione di sfiga e ti capisco molto bene

    Ciao e continua cosi e mettila sul ridere è la cosa migliore

    • jumpjack said, on 4 ottobre 2012 at 19:47

      Io continuo a sbottare a ridere ogni volta che ci ripenso (specie al regolatore volante). 🙂

  2. leomignemi said, on 5 ottobre 2012 at 0:02

    ahahahah! Mitico Jack 😉

  3. jumpjack said, on 10 ottobre 2012 at 18:18

    Ho scoperto perchè questo regolatore è un cesso (a proposito, era un EPsolar da 20A, 12/24V – http://www.epsolarpv.com/en/index.php/Product/index/id/95/am_id/134 )

    perchè è CINESE.

    Li ho sgamati quano gli ho mandato un messaggio per spiegargli cosa mi è successo e dirgli che NON si mettono piani di massa dietro a morsetti passanti: inserito il messaggio, il sito mi ha risposto…
    留言成功

    Google dice che è cinese, vuol dire “Message success”.

    Oltretutto ho pure dovuto fare reverse engineering della loro form web… che accetta solo domini a 3 lettere per le mail!!!

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