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“Touch Down confirmed” – Storia di un atterraggio (anzi, di due)

Posted in astronomia by jumpjack on 22 agosto 2012

“Touchdown confirmed” è stata la frase conclusiva che ha posto un lieto fine ai “7 minuti di terrore” dell’atterraggio del rover MSL/Curiosity sul suolo marziano.

Ecco la “vera storia”.
http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2012-253&cid=release_2012-253&msource=12253

Dietro un semplice “atterraggio confermato” finale c’erano diverse altre “faccende”. Sapendo di essere in diretta mondiale, alla NASA avevano deciso di non usare la parola “touchdown” finchè tutto non fosse stato perfetto e sicuro, per evitare equivoci frettolosi; così, hanno “parlato in codice”, sostituendo TouchDown con le iniziali, T.D., pronunciate secondo lo schema fonetico militare, “Tango Delta”. Questo perchè il fatto che il rover toccasse il suolo era solo l’inizio della sequenza finale che avrebbe portato a poter dire che l’atterraggio era riuscito.

Prima è stato rilevato che 4 degli 8 motori dello skycrane si erano spenti come da programma: significava che il peso di tutto l’ “armamentario volante” si era dimezzato; cioè che il rover stava con le ruote a terra, ed era sorretto dal suolo marziano, quindi era sufficiente la metà dei motori per sostenere lo skycrane.
-“Tango Delta nominal“; in italiano suonerebbe tipo “Torino Domodossola nominale”, ossia “T.D. nominale”, cioè “touchdown nominale”; in altre parole, “ruote a terra”. 🙂 Primo passo, ok.
Ma non era sufficiente, potevano andare storte molte altre cose.
E se non si fossero correttamente staccati i cavi di sostegno? Lo skycrane sarebbe volato via… trascinandosi dietro il rover!
E se invece lo skycrane… fosse “atterrato” sul rover spiaccicandolo?
E se invece il rover si fosse ribaltato perchè atterrato su un terreno troppo scosceso?
E se i trasmettitori radio non avessero funzionato?
E se…? E se…? E se…? Decine di possibili guasti erano ancora in agguato… ma ogni dubbio è stato spazzato via dalle varie telemetrie, e dai conseguenti messaggi del “controllore di volo”:

-“RIMU stable“. RIMU sta per Rover Inertial Measurement Unit, cioè il rilevatore di movimento. In altre parole, “siamo fermi”, il rover non è stato trascinato via, nè sa scivolando lungo il fianco di una montagna… Secondo passo, ok.

-“UHF strong“. UHF sta per Ultra High Frequency, si riferisce alle trasmissioni radio. In altre parole, “trasmissione forte e chiara”. Ultimo passo ok.
Il Rover è su Marte, è fermo e stabile, e pùò comunicare con la Terra.
Missione EDL compiuta (Entry/Descent/Landing – Rientro in atmosfera, discesa, atterraggio). Via libera al “messaggio liberatorio finale”:

Touchdown confirmed – atterraggio confermato.

Come dire… “The Eagle has landed”! 🙂

… e pensare che all’epoca, nel lontano 1969, nella concitazione di quegli storici momenti nessuno, in Italia, potè sentire in diretta quelle storiche parole, “The Eagle has landed”, perchè coperte dalla voce del commentatore, che NON si era accorto che l’Aquila era appena atterrata! :doh: Pensava fosse GIA’ atterrata da qualche minuto, avendo sentito l’operatore dire “Contact lights”, “Luci di contatto”… Ma era solo il segnale che i sensori che penzolavano per oltre un metro sotto le zampe del modulo di atterraggio avevano toccato il suolo, segnale che indicava al pilota di spegnere il motore ed atterrare per inerzia!

Una Risposta

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